Nella giornata di ieri, 6 giugno, Baldini Group partecipato attivamente con la presenza di Baldini Arrigo, Liverani Nicola e Desiderio Claudio al convegno promosso dalla Compagnia Portuale di Ravenna.

L’incontro aveva come tema principale il doppio scalo merci per consentire ai treni che collegano il porto con la filiera logistica nazionale di non transitare più dalla stazione centrale.

Di fronte alla presenza di vari addetti al mondo portuale, sono intervenuti il sindaco Michele de Pascale e il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Daniele Rossi, oltre a Luca Grilli, presidente della Compagnia portuale che ha coordinato i lavori e stimolato i presenti con alcune domande.

Durante il convegno si è effettuata un’analisi della situazione e dei probabili sviluppi dell’attività portuale a Ravenna e a livello nazionale, soprattutto in riferimento al mondo del lavoro. Roberto Rubboli, in qualità di direttore nazionale di Ancip (organismo di riferimento delle Compagnie portuali), ha illustrato i contenuti della parte di riforma portuale che, coordinata da Ivano Russo, consigliere del ministro Graziano Del Rio, riguarda le proposte per la riorganizzazione dell’attività di fornitura di servizi e lavoro alle imprese portuali. Il sindaco de Pascale ha ripercorso le tappe per la realizzazione degli impegni assunti per lo sviluppo del porto, sottolineando i risultati conseguiti ottenendo finanziamenti e progettualità concreta per migliorare e adeguare le connessioni stradali e ferroviarie da e per il porto di Ravenna.

A tal proposito, il sindaco ha affermato che “tra giugno e luglio l’Amministrazione comunale firmerà un protocollo d’intesa con Rete ferrovie italiane per la realizzazione di un doppio scalo merci per evitare ai treni che collegano il porto di transitare dalla stazione centrale”. Le due infrastrutture dovrebbero essere realizzate entro due anni. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Daniele Rossi ha illustrato i progetti in essere sottolineando l’urgenza di portare a compimento quanto fino a oggi solo auspicato ed evidenziando la necessità “che tutta la comunità ravennate sostenga l’attività in corso”.